
Invio telematico corrispettivi: bisogna adeguarsi entro il 31/12/2018
l Decreto Legislativo n. 127 del 5 agosto 2015 ha indicato nuove specifiche per l’invio telematico dei corrispettivi elettronici.
Che cos’è l’invio telematico dei corrispettivi?
L’invio telematico dei corrispettivi si riferisce al Decreto Legge 127/2015 in cui vengono date disposizioni sulla modalità per l’invio dei corrispettivi dall’1/1/2019. Una modalità elettronica di trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei corrispettivi di ogni punto vendita tramite il registratore di cassa.
Invio telematico corrispettivi: cosa succederà dall’1/1/2019?
I contenuti e i perimetri di definizione della nuova normativa sono stati affinati ulteriormente. Coloro che si trovano in regime di defiscalizzazione e non vogliono tornare in regime fiscale, hanno l’obbligo di modificare il rpocesso di invio telematico corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. Esistono 2 modalità per chi possiede meno di 3 postazioni cassa per punto vendita e per chi ne ha più di 3. Coloro che sono in possesso di meno di 3 postazioni per punto vendita, sono tenuti, per essere corretti con la normativa, ad utilizzare il registratore telematico dotato di middleware, ovvero un componente che permette di dialogare direttamente con l’Agenzia delle Entrate e trasferire il dato in tempo reale. Il registratore telematico, è già dotato al suo interno del supporto necessario per gestire tutte le criticità e le eccezioni, garantendo la continuità della trasmissione telematica dei dati. Per coloro che invece hanno più di 3 stampanti fiscali all’interno del punto vendita, la normativa dispone che si possa installare un server RT, un concentratore, ovvero lo strumento capace di raccogliere tutti i dati delle singole postazioni cassa e di inviarli all’Agenzia delle Entrate. A garanzia del fatto che i processi e le procedure utilizzate dai ssitemi interni all’organizzazione per la gestione della contabilizzazione dei corrispettivi telematici siano a norma e corrispondano al dato contabile che concorre a generare il conto economico, le disposizioni del Decreto Legislativo n. 127 del 2015, introducono l’obbligo di verifica da parte di una società di revisione iscritta nell’albo speciale tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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