L’obbligo di emettere fattura elettronica è scattato il 1° gennaio 2019. Da questa data commercianti, aziende e professionisti si sono dovuti adeguare a nuove modalità, elettroniche e tracciabili, per emettere le fatture. Più precisamente, secondo il D.L. 23 Ottobre 2018 n.119, per gli esercenti con un volume d’affari superiore a Euro 400.000 annui partirà  dal 1° luglio 2019 . Per gli altri dal 1 Gennaio 2020.

Cos’è un registratore di cassa telematico?

Il Registratore di cassa telematico è uno strumento che consente di comunicare direttamente gli incassi giornalieri all’Agenzia delle Entrate, elettronicamente, tramite una procedura online di invio telematico dei corrispettivi, attraverso la chiusura di cassa di fine giornata.

Questa operazione eliminerà l’attuale l’obbligo della compilazione del registro dei Corrispettivi .

La comunicazione dei corrispettivi in via telematica farà in modo che l’agenzia delle entrate riceva tempestivamente  gli incassi giornalieri, potenziando il controllo sull’evasione fiscale.

Fattura elettronica: cosa cambia?

Ma cosa è cambiato nello specifico da gennaio 2019 per chi emette o riceve fatture?

Che invece di spedirle per posta, tradizionale o email, devono passare attraverso il SdI, il sistema di interscambio gestito dell’Agenzia delle Entrate.

In questa maniera, qualsiasi fattura emessa sarà visibile non solo a mittente e destinatario, ma anche all’Agenzia delle Entrate, che avrà quindi traccia di ogni operazione commerciale. Se una fattura non passa tramite il sistema, è come se non fosse mai stata emessa. Che vuol dire fare del nero.

Le sanzioni, in questo caso, sono quelle previste dal Dlgs 571/1997 e oscillano fra il 90% e il 180% dell’imponibile, partendo da un minimo di 250 euro. Come accaduto anche per il GDPR, i primi sei mesi sono stati considerati come una sorta di rodaggio e in caso di invio tardivo non si verrà sanzionati, a patto che i documenti siano poi inviati entro il termine di liquidazione IVA.

Chi è tenuto a emettere fatture elettroniche?

Da gennaio 2019, tutte le aziende e i professionisti sono tenuti a emettere solo fatture elettroniche.

Vanno però segnalate alcune eccezioni:

  • Gli operatori sanitari non solo possono esimersi: hanno i divieto di usarla, per comprensibili questioni di privacy, anche se questo vale solo per le prestazioni di carattere sanitario.
  • Soggetti aderenti al regime forfettario e al regime di vantaggio, praticamente tutti quei professionisti che non sono tenuti a gestire l’IVA.
  • Produttori agricoli che hanno realizzato un volume di affari inferiore ai 7.000 euro nel precedente anno solare.
  • Soggetti non residenti o non stabiliti in Italia.

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